Può capitare che durante la lettura di un contratto di mutuo non si riesca a comprendere bene quale sia il reale peso economico che lo stesso comporta.

Da un lato questo dipende da una serie di fattori, quali a titolo esemplificativo, l’utilizzo di termini tecnici e di parametri economici sconosciuti a chi non opera nel settore.

Dall’altro, invece, è dovuto al fatto che non si ha contezza di quali siano i costi che concorrono a formare il prezzo, ossia il costo del contratto.

MA QUANTO COSTA IL CONTRATTO DI MUTUO?

Per chi ha sottoscritto un contratto di mutuo, ma anche per chi stia considerando di farlo, è fondamentale che comprendere pienamente un concetto, ossia il TAEG.

Si tratta di un acronimo che sta a significare Tasso Annuo Effettivo Globale ed è importante sapere come questo parametro viene calcolato e quale impatto può avere sulle tue finanze.

Per questa ragione è fondamentale essere a conoscenza di alcune informazioni cruciali che potrebbero non solo salvaguardare i propri interessi, ma anche aiutare a navigare meglio nel complesso mondo dei mutui.

Ma vediamo di capire meglio.

L’INCIDENZA DELLE POLIZZE ASSICURATIVE NEI CONTRATTI DI MUTUO

Tradizionalmente, il TAEG rappresenta il costo totale del prestito, espresso in percentuale annua, e include tutti i costi associati al mutuo, come interessi, commissioni, spese assicurative e altre spese accessorie.

Devono essere prese in esame, pertanto, tutta una serie di voci di costi collegate al contratto di mutuo ed all’erogazione dello stesso.

Tra queste voci si trovano, appunto, anche le spese assicurative sostenute, anche quelle accese per la tutela in caso di perdita di capacità lavorativa e/o per il caso di morte del contraente il mutuo.

Questo principio è ormai stato riconosciuto pacificamente dalla Corte di Cassazione, che più volte e con diverse Sentenze pronunciata da diverse sezioni, ha confermato tale orientamento.

PERCHÉ?

Questo perché la Corte ha deciso di includere il costo totale delle polizze assicurative, siano esse pagate in anticipo, oppure versate ratealmente contestualmente al pagamento dell’ammortamento del mutuo.

Ed è chiaro che tale costo, strettamente collegato al contratto di mutuo (ma anche spesso condizionante la stessa erogazione del mutuo…), determina un’incidenza in termini di oneri finanziari per il mutuatario e, alcune volte, tale onere può essere addirittura maggiore di quanto si possa pensare.

COME?

Proviamo a pensare ad un contratto di mutuo erogato e, contestualmente, l’emissione di una polizza assicurativa a tutela del rischio del caso morte, con soggetto beneficiario la banca.

Il collegamento tra i due contratti appare evidente.

Spesso si manifesta in termini economici ancor di più rispetto a quanto non sia in termini contrattuali.

Proviamo a fare un esempio.

A fronte di un mutuo erogato di un certo importo, viene pagata la polizza assicurativa in un’unica soluzione al momento della sottoscrizione del finanziamento, il che può avvenire in due diversi modi: direttamente da parte del mutuatario con fondi propri oppure (nella maggior parte dei casi), in defalcazione della maggior somma erogata, in tal modo riducendosi il capitale mutuato.

Già da questo piccolo accenno si capisce che qualcosa non quadra.

COSA SUCCEDE?

Tornando all’esempio di poche righe fa, la situazione che abbiamo è la seguente: a fronte di una certa somma erogata (supponiamo 110), si ottiene la materiale disponibilità di una somma di denaro minore, sulla quale verranno pagati gli interessi.

Ma il punto è: quanto effettivamente è costato quel contratto di mutuo con allegata polizza pagata in anticipo?

Perché la polizza normalmente dovrebbe essere inserita nel calcolo del TAEG per tutta la durata del mutuo.

Ma se viene pagata integralmente all’inizio, pur mantenendosi in essere per l’intera durata del contratto di mutuo, può valere lo stesso principio?

La risposta è no.

L’incidenza di tale somma di denaro sarà evidentemente più alta, proprio per il fatto che è stata pagata integralmente.

Almeno da un punto di vista matematico finanziario, questo approccio potrebbe non essere completamente accurato e potrebbe risultare in un TAEG apparentemente più basso, ma non veritiero.

COSA FARE?

Come sottoscrittore di mutuo, è essenziale che tu sia consapevole di come tali decisioni giuridiche possano influenzare il calcolo del TAEG e, di conseguenza, l’onere finanziario complessivo del tuo mutuo.

Un TAEG non accuratamente rappresentativo potrebbe portare a una percezione errata del costo reale del tuo mutuo, influenzando potenzialmente le tue decisioni finanziarie.

Se ritieni che il TAEG del tuo mutuo possa essere stato calcolato in modo non conforme ai principi matematici finanziari standard, o se hai dubbi sulla struttura del tuo contratto di mutuo, è importante agire.

Una revisione legale del tuo contratto e delle sue condizioni potrebbe rivelare discrepanze o pratiche non ottimali, salvaguardando così i tuoi diritti e i tuoi interessi finanziari.

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