Cos’è?

L’evoluzione degli eventi finanziari tra il 29 maggio 2005 e il 30 settembre 2008 è stata segnata da una serie di problematiche, con la manipolazione dell’Euribor che ha assunto un ruolo di rilievo.

Questo periodo critico è stato caratterizzato da un’instabilità senza precedenti, culminando nella crisi finanziaria globale, andando ad incidere, tra le altre cose, anche nei parametri utilizzati per l’individuazione dei saggi di interesse.

In questo contesto, l’Euribor, quale tasso di riferimento cruciale per i prestiti interbancari nella zona euro, è stato soggetto a pratiche manipolative da parte di alcune istituzioni finanziarie, sconvolgendo il suo valore intrinseco.

Vediamo di analizzare come la manipolazione Euribor è avvenuta, i rischi associati e le vie legali disponibili per contestare le violazioni avvenute.

La Manipolazione Euribor: Contestualizzazione Storica

Nel periodo preso in considerazione, diverse istituzioni finanziarie si sono rese protagoniste di pratiche manipolative volte a ottenere vantaggi finanziari impropri. La manipolazione si concretizzava attraverso la manipolazione dei dati inviati alla Federazione Bancaria Europea (FBE) per la determinazione del tasso Euribor giornaliero.

Questo comportamento ha avuto impatti rilevanti sulla stabilità dei mercati finanziari, generando un ambiente caratterizzato da rischi e incertezza.

Quali sono i contratti interessati?

I rapporti coinvolti sono indistintamente Mutui, Leasing, Finanziamenti, Aperture di credito in conto corrente, anticipi fatture i cui contratti sono stati regolati nel periodo a Tasso variabile indicizzato all’EURIBOR + spread.

Gli interessi da restituire riguardano quindi il periodo dal 29/9/2005 al 30/05/2008.

Cosa succede?

Individuato così l’ambito di interesse, bisogna capire cosa succede in questi casi e quali sono i rischi connessi alla Manipolazione Euribor.

Le conseguenze possono essere di diverso tipo a seconda dal punto di vista dal quale si osserva il fenomeno.

  1. Impatti Finanziari sui Consumatori:

La manipolazione dell’Euribor ha arrecato danni diretti ai consumatori, specialmente coloro che avevano mutui e prestiti a tasso variabile legati a questo indice.

L’artificiale modifica dei tassi di interesse ha comportato costi più elevati, mettendo a repentaglio l’equilibrio finanziario delle famiglie.

  1. Distorsioni del Mercato Finanziario:

La manipolazione dell’Euribor ha alterato la percezione reale delle condizioni di mercato.

Questa distorsione ha reso difficile per gli investitori prendere decisioni informate, contribuendo così all’instabilità complessiva del sistema finanziario.

  1. Violazioni Antitrust:

La manipolazione dell’Euribor ha sollevato gravi preoccupazioni in merito alla violazione delle normative antitrust, poiché le istituzioni coinvolte hanno influenzato in modo artificiale il tasso di riferimento, compromettendo la lealtà della concorrenza nel settore finanziario.

Cosa fare?

Le condotte fin qui individuate possono essere oggetto di contestazione da parte dei clienti degli istituti di crediti che hanno subito queste

Si tratta di capire, quindi, come contestare le violazioni.

  1. Azioni Collettive:

I consumatori possono aggregarsi in azioni collettive contro le istituzioni finanziarie coinvolte nella manipolazione Euribor.

  1. Coinvolgimento delle Autorità di Vigilanza:

L’intervento delle autorità di vigilanza finanziaria è fondamentale nella contestazione delle violazioni Euribor.

Denunciare i comportamenti sospetti alle autorità competenti può avviare indagini e azioni legali contro le istituzioni responsabili.

  1. Negoziazione Individuale:

In alcuni casi, è possibile intraprendere negoziazioni individuali con le istituzioni finanziarie coinvolte per ottenere risarcimenti o modifiche contrattuali a favore dei consumatori.

Come fare?

Sulla scorta di quanto sopra indicato, sembrerebbe essere sufficiente fare la somma degli interessi pagati in più nel periodo di riferimento e chiederne la restituzione.

Ma è veramente così?

La risposta è NO.

Premesso che la contestazione va inoltrata nei riguardi del proprio istituto di credito responsabile della sottrazione di somme per il tramite di applicazione di maggiori interessi, bisogna sapere cosa chiedere in restituzione.

È questo è un punto di estremo interesse.

Oltre alla mera richiesta degli interessi come sopra, è importante sottolineare un ulteriore aspetto.

Tutti i rapporti coinvolti nella manipolazione, a far data dall’ 1/6/2008, hanno continuato a maturare sul debito residuo (sia esso un contratto di mutuo oppure un saldo di conto corrente) interessi a tasso variabile.

Questi ultimi sono interessi frutto di un rapporto regolare, ossia non più oggetto di manipolazione.

Ma è pur vero che tali interessi saranno influenzati da quanto accaduto in precedenza, ossia nel triennio oggetto di attività manipolativa.

In tali casi, ossia per i rapporti che si sono protratti nel tempo, l’arco temporale per il quale si può avanzare domanda di restituzione delle somme illegittimamente percepite da parte della banca si amplia fino alla chiusura del rapporto.

Il tutto a condizione di agire entro il termine prescrizionale di 10 anni.

Facciamo un esempio.

Un contratto di finanziamento sottoscritto nel 2010 che ha ripianato un’esposizione di un’apertura di credito (fido) in essere nel periodo precedente (e quindi oggetto di manipolazione nel triennio 2005-2008).

Ebbene, in questi casi si potrà chiedere la rideterminazione degli interessi per il triennio sopra individuato e ridurre gli interessi dovuti per il finanziamento in corso.

Questo fenomeno, oltre che direttamente, può incidere anche indirettamente sul rapporto di finanziamento, (andando a determinare effetti quale, ad esempio, quello della non determinatezza del contratto).

Conclusioni

Tutte queste considerazioni, come si è visto incidenti non soltanto direttamente, ma anche indirettamente sui contratti bancari per il periodo intercorso tra il 29 maggio 2005 al 30 settembre 2008 ha avuto impatti profondi sul sistema finanziario e sui consumatori.

Sulla base di quanto riportato, è evidente che la contestazione di tali violazioni richiede un approccio legale mirato e una comprensione approfondita del diritto bancario, al fine di ottenere giustizia e compensazioni adeguate in risposta a comportamenti finanziari scorretti.

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Cecchini Studio Legale

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