Nei contratti di mutuo, i piani di ammortamento definiscono la struttura dei pagamenti che il mutuatario (il debitore) dovrà effettuare per rimborsare il prestito nel corso del tempo. Si tratta di piani che forniscono informazioni dettagliate su come i pagamenti periodici sono suddivisi tra interessi e capitale e illustrano l’evoluzione del saldo debito nel corso della durata del mutuo.

I piani di ammortamento hanno un’incidenza significativa sul costo e sulla gestione dei mutui.

COSA SONO GLI INTERESSI?

Gli interessi rappresentano il costo del prestito e sono calcolati in base al tasso di interesse stabilito nel contratto di mutuo. Gli interessi vengono applicati sul capitale rimanente da pagare. Durante il periodo di rimborso, gli interessi costituiscono una parte significativa degli importi pagati alla banca.
Gli interessi maturati, quindi, si trasformano in capitale (nel linguaggio tecnico si dice che si “capitalizzano”). Gli interessi possono essere semplici o composti.

COS’ E’ UN INTERESSE SEMPLICE?

Si può parlare di capitalizzazione con applicazione di interessi “semplici”, quando gli interessi, maturati da un dato capitale nel periodo di tempo considerato, non vengono aggiunti al capitale che li ha prodotti (ossia non si capitalizzano); quindi, non maturano a loro volta interessi.

COS’E’ UN INTERESSE COMPOSTO?

L’interesse, viene detto “composto”, invece, quando è aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. In sostanza la capitalizzazione degli interessi “in regime composto” si ha quando ad ogni scadenza di pagamento, gli interessi maturati vengono aggiunti al capitale, ancorché una parte di essi ne sia versata (essendo stata appositamente conteggiata per l’applicazione del “regime composto”).
In sostanza, mentre nel regime semplice gli interessi si pagano contemporaneamente al capitale, in quello composto si possono pagare anche prima che il capitale sia rimborsato.
Quest’ultimo è esattamente lo schema che ritroviamo nel piano di ammortamento cd. “alla francese”
Laddove le parti non pattuiscano il regime di capitalizzazione, sia la dottrina che la giurisprudenza sono concordi nel ritenere che il regime applicato si presume semplice, così come peraltro previsto dagli artt. 820-821-1283-1284 c.c. e dal T.U.B.

IN CHE MODO TALI REGIMI DETERMINANO IL CALCOLO DEL COSTO DI UN MUTUO ?

In un regime di capitalizzazione semplice, il TAN (il tasso annuo nominale, cioè il tasso di interesse nominale applicato su un prestito o su un prodotto finanziario) può rappresentare una corretta misura del costo del finanziamento.
In un regime di capitalizzazione composta, invece, il TAN fornisce una misura sottodimensionata del prezzo – costo dell’operazione, rischiando in questo modo, tra le altre cose, di pregiudicare la completezza di informazione e dunque quel livello di consapevolezza indispensabile per chi deve valutare la convenienza economico – finanziaria della posizione e, dunque, la sua complessiva sostenibilità.
Pertanto, a parità di importo finanziato, di T.A.N. contrattuale, di durata del piano di rimborso e di numero di rate, due prestiti, a seconda del regime di capitalizzazione, produrranno un costo del tutto diverso, che risulterà decisamente più alto in regime di capitalizzazione composta, mentre sarà indiscutibilmente più ridotto in regime di capitalizzazione semplice.
Il risultato che si ha è, quindi, una differenza di costo tra quello che verrà a costare il rimborso di un mutuo con un piano di ammortamento in regime semplice rispetto a quello in regime composto, con una evidente maggiorazione in quest’ultimo caso.
Tale maggior costo andrà dunque preso in esame al fine di valutare quale sia effettivamente il costo del finanziamento.

COSA SI INTENDE PER AMMORTAMENTO DEL CAPITALE?

Ogni rata di rimborso del mutuo comprende sia gli interessi che una parte del capitale iniziale (cioè del capitale rimanente da restituire). L’ammortamento del capitale si riferisce al processo di riduzione del debito o del capitale di un prestito attraverso pagamenti periodici. Man mano che si effettuano i pagamenti delle rate, il capitale viene gradualmente ridotto, e di conseguenza, gli interessi calcolati si riducono nel tempo.

COME I PIANI DI AMMORTAMENTO HANNO INCIDENZA SU UN MUTUO?

Ripartizione dei pagamenti: Il piano di ammortamento, quindi, stabilisce la proporzione tra l’ammortamento del capitale e gli interessi in ciascuna rata di pagamento. All’inizio del mutuo, gli interessi costituiscono una parte significativa del pagamento mensile, mentre l’ammortamento del capitale è relativamente basso. Nel corso del tempo, a causa del metodo di calcolo degli interessi, l’ammortamento del capitale aumenta e gli interessi diminuiscono. Questo è esattamente ciò che avviene nel piano di ammortamento “alla francese”.

Costo totale del mutuo: Il piano di ammortamento influenza il costo totale del mutuo. Un piano di ammortamento più lungo può comportare un costo complessivo del mutuo maggiore, poiché gli interessi vengono calcolati per un periodo di tempo più lungo. D’altra parte, un piano di ammortamento più breve comporta un costo totale inferiore del mutuo, poiché gli interessi vengono calcolati per un periodo di tempo più breve.

Liquidità mensile: Il piano di ammortamento influisce sulle rate mensili del mutuo e sulla liquidità disponibile per il mutuatario. All’inizio del mutuo, le rate possono essere più basse grazie a un’alta componente di interessi e un ammortamento del capitale limitato. Nel corso del tempo, le rate possono aumentare poiché l’ammortamento del capitale cresce. È importante valutare attentamente la propria capacità finanziaria per assicurarsi di poter gestire comodamente le rate mensili.

Flessibilità: Alcuni piani di ammortamento possono offrire opzioni di flessibilità, come periodi di sospensione del pagamento o la possibilità di effettuare pagamenti anticipati senza penali. Queste opzioni possono influire sulla gestione del mutuo e sulla sua durata complessiva.

QUALI PIANI DI AMMORTAMENTO ESISTONO?

Esistono diversi tipi di piani di ammortamento utilizzati nei contratti di mutuo. I piani di ammortamento più comuni sono:
Piano di ammortamento a quota fissa (detto anche “alla francese”): È il piano di ammortamento più comune. Le rate mensili rimangono costanti per l’intera durata del mutuo. All’inizio del mutuo, la maggior parte del pagamento mensile è destinata a coprire gli interessi, mentre solo una piccola parte viene utilizzata per l’ammortamento del capitale. Nel tempo, la proporzione dell’ammortamento del capitale aumenta e quella degli interessi diminuisce.

Piano di ammortamento a quota decrescente: In questo tipo di piano di ammortamento, l’importo dell’ammortamento del capitale rimane costante per ciascuna rata, mentre gli interessi diminuiscono nel tempo. Di conseguenza, le rate mensili diminuiscono gradualmente durante la durata del mutuo.

Piano di ammortamento a quota crescente: In questo tipo di piano di ammortamento, l’importo dell’ammortamento del capitale aumenta gradualmente per ciascuna rata, mentre gli interessi diminuiscono nel tempo. Di conseguenza, le rate mensili aumentano gradualmente durante la durata del mutuo.

Piano di ammortamento a tasso fisso: Questo piano di ammortamento è utilizzato principalmente per i mutui a tasso fisso. Le rate mensili sono costanti per l’intera durata del mutuo, e la proporzione tra l’ammortamento del capitale e gli interessi può variare nel tempo.

Piano di ammortamento a tasso variabile: Questo piano di ammortamento viene utilizzato per i mutui a tasso variabile. Le rate mensili possono variare in base all’andamento del tasso di interesse di riferimento, che può essere aggiornato periodicamente.

È importante notare che la disponibilità dei diversi tipi di piani di ammortamento può variare da banca a banca e da paese a paese. Inoltre, è possibile che le banche offrano opzioni di personalizzazione dei piani di ammortamento in base alle esigenze specifiche del mutuatario.

Prima di scegliere un piano di ammortamento, è consigliabile valutare attentamente le condizioni offerte e considerare l’impatto sul costo totale del mutuo, sulla liquidità mensile e sulla gestione delle proprie finanze.

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